Edificata da Binello e Rodolfo tra il XII e il XIII secolo, ha subito nel corso del tempo numerosi rifacimenti; il restauro del 1951-1957 ha rimosso le decorazioni settecentesche.
La chiesa presenta una facciata in travertino a coronamento orizzontale divisa, nella parte superiore, da lesene e da una cornice con protomi. Il bel portale è adorno di un fregio che si sviluppa in tre ordini lungo l’arco ed utilizza, negli stipiti, cornici romane rilavorate. A destra della facciata si eleva il campanile modificato nel XV secolo.
L’interno, a tre navate, ha presbiterio rialzato ed alta cripta, divisa in quattro navate da colonne, alcune delle quali di recupero.
Nella navata destra è il seicentesco fonte battesimale, segue la cappella del S.S. Sacramento, rinnovata nel XIX secolo dal Vitali e decorata dal Traversari; accanto è la cappella della Madonna del Carmine con affreschi di Andrea Camassei, databili al 1625 ca., a destra dell’ingresso è posta la statua processionale di San Vincenzo fatta eseguire a pubbliche spese nel 1638.
Nella navata a sinistra c’erano un bel crocifisso del XV secolo con sagome lignee raffiguranti la Madonna, la Maddalena e San Giovanni, attribuite al Providoni ora conservate nel Museo civico.
In un vano attiguo al presbiterio è custodita la statua d’argento di San Vincenzo, patrono di Bevagna, eseguita da Peter Ramoser. Nel postergale della sedia, ultimata nel 1785, è raffigurato il martirio del Santo con, sullo sfondo, la veduta di Bevagna.