Tornando a Cantalupo, a destra, si devia lungo il torrente Attone e si sale a Castelbuono.

Probabilmente il primo insediamento risale alla fine del X secolo ed il castrum aveva scopi difensivi.

Oggi si vedono i resti di un castello molto suggestivo che nel Medioevo costituiva con quello di Limigiano la difesa di Bevagna da Todi, sul versante nord-occidentale. Quello che rimane della cerchia muraria testimonia la storia di questo libero Comune, che ebbe un proprio statuto nel 1345, pubblicato, nell’ambito del progetto Montagna, dall’Istituto comprensivo di Bevagna nel 2004 con il contributo della Pro-Loco di Cantalupo Castelbuono.

Il nome con il quale Castelbuono compare nelle prime fonti documentarie, forse di derivazione antroponimica, è Castrum Abbonis o Abboni, Castellum Aboni.

È da evidenziare il fatto che oggi in Italia esiste un solo comune con lo stesso nome: Castelbuono, in provincia di Palermo.

Delle cinque chiese esistenti, rimane Santa Maria Assunta con un curioso campanile poligonale a due archi a sesto acuto alla base. All’interno, tra gli altri, a sinistra dell’altare maggiore si può osservare in un’edicola un affresco di Ascensidonio Spacca detto il Fantino, rappresentante la Madonna con il Bambino, San Giuseppe e San Giovanni Evangelista; a destra la Madonna della Misericordia e i Misteri del Rosario di anonimo del XVI sec., con un San Domenico aggiunto dallo stesso pittore.

Lungo le pareti si evidenziano delle cappelle decorate.

Inserito nell’angolo di un muro di casa, all’interno del borgo, appare un frammento di un coperchio di urna cineraria in travertino a doppio spiovente.

Frontalmente si nota una figura togata a mezzo busto, l’iscrizione si allunga su un’unica riga lungo il listello di base del coperchio: Cn(aeus) Salvenus. La gens Salvena è documentata da altre due iscrizioni sempre incise su coperchi di urne cinerarie provenienti forse da Torre del Colle, non lontano da Castelbuono e quindi forse dello stesso complesso tombale.

 

Annarita Falsacappa, Giovanni Mariotti, Paolo Porzi – BEVAGNA GEMMA DEL PIANO. Immagini insolite e storie inedite – Dimensione Grafica Editrice – 2013 –pp. 227-228

 

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